In settimana ho potuto visitare per la prima volta la Créche (in francese asilo nido) di Betlemme.
Questo luogo piuttosto impressionante accompagna bambini dagli 0 ai 6 anni. Nella maggior parte dei casi i bambini sono abbandonati alla nascita e rimarranno senza identità per tutta la vita.
Nell'islam una donna che rimane incinta prima del matrimonio verrà probabilmente punita con la morte. Sono quindi molte le ragazze madre costrette a partorire segretamente, così come sono molto frequenti gli incesti e gli abusi.
Nella struttura, attualmente, ci sono quarantacinque bambini e la più piccola ha solo una settimana.
Suor Maria, una signora sarda molto accogliente, ci ha raccontato un po' la funzione di questa struttura, oltre a qualche aneddoto accappona-pelle.
Prima che ci fosse il muro, molte donne che rimanevano incinte, si recavano alla créche, sapendo di poter trovare un luogo che le tutelasse e le proteggesse fino alla gravidanza. Molte di esse davano una mano in lavanderia e ricevevano anche uno stipendio. I soldi messi da parte, sarebbero poi stati l'alibi per la famiglia. La donna avrebbe sostenuto di essere stata via per lavoro e, portando addirittura dei soldi a casa, nessuno avrebbe indagato troppo. Al contempo sarebbe stata sostenuta e seguita, in sicurezza e segretezza, dalle sorelle della créche fino al parto.
Da quando è stato costruito il muro, ovvero nel 2002, molte donne non riescono più ad entrare a Betlemme; di conseguenza sono costrette a partorire in condizioni molto più rischiose per se stesse e il neonato, molto spesso abbandonato in strada.
Un ulteriore aspetto particolarmente toccante è il fatto che l'islam non prevede l'adozione, ma solo la tutela. Di conseguenza, i bambini che verranno eventualmente presi in tutela, non avranno mai un cognome, un documento d'identità e non avranno mai diritto alla successione.
Questo luogo, inoltre, essendo amministrato dall'autorità dei Territori Palestinesi (a stampo islamico), non potrà mai essere luogo di partenza per adozioni internazionali.
Prossimamente, qualche pomeriggio a settimana, andrò a coccolare un po' i più piccini e a giocare con i più grandicelli.
Oggi gita a Ramallah, molto più piacevole passeggiarci ed esplorarla di quanto non mi avessero preannunciato. Città vecchia piccina e tranquilla, parchi giochi con bambini estremamente incuriositi che accerchiano per parlare e giocare con te, purtroppo musei ancora tutti chiusi.
Venditore di caffè alla rotonda dei leoni |
Panni stesi in città vecchia |
Padrone di un angolo di città vecchia |
Statua. In fuga? |
Quanti bei luoghi, così diversi e affascinanti.
RispondiEliminaFinalmente puoi conoscere e interagire con le persone e la loro ospitalità in un mondo un po' complicato
Sì, il fascino non manca così come la complessità.
RispondiEliminaSpero tutto bene anche lì.
Grazie del pensiero!
Spero a presto.