Betlemme è sempre più chiusa su se stessa, hanno trovato qualche altro caso anche a Beit Sahour donc Abu Mazen ha imposto il coprifuoco dalle 10am alle 10pm. I negozi chiusi sono sempre di più e la gente in giro sempre meno.
Negli scorsi giorni ho lavorato alla Home of Peace dove risiedono una dozzina di ragazzi e signori con problemi psichiatrici di varia natura.
Le mie mattinate si sono sempre svolte partendo dal lavaggio a mano di vestiti e lenzuola: dal momento in cui la gestione di questo centro è in mano alle suore di Madre Teresa, non ci sono lavatrici e, quindi, ogni giorno in terrazza si provvede a fare tutto manualmente.
Dopo il lavaggio, di solito, piego i vestiti asciutti del giorno prima e poi aiuto a imboccare un paio di signori a pranzo.
Tiraggio acqua |
Strizzamento |
Pian pianino alcuni ragazzi hanno iniziato a darmi un po' di confidenza e sono riuscita a scambiare qualche frasetta in arabo anche con loro.
L'altro ieri ho portato la chitarra e ho cantato qualche canzone in italiano in inglese, devo provvedere a impararne qualcuna in arabo da cantare insieme.
La situazione in cui si trovano non è sicuramente tra le migliori, anche se, da quel che so, credo sia comunque meglio rispetto ai manicomi locali.
Gli spazi sono inadeguati, angusti, la routine è opprimente: psicofarmaci, pasti e preghiere scandiscono il tempo quotidiano.
Penso che il problema di base sia il fatto che nella stessa struttura convivono persone con problematiche estremamente diverse tra loro: ci sono persone con disabilità fisiche o mentali, altre con un passato di violenza, degrado e abbandono.
Le seguenti sono alcune foto scattate dalla terrazza con le vasche per lavare.
Anche questo è del buon materiale per riempire il bagaglio delle esperienze. Tutto serve! Ciaoooo, Giusy
RispondiEliminaUrka! la lavatrice la davo per scontata.
RispondiEliminaCerto che per te, ma anche qui in Italia, è una situazione surreale, che lascerà a tutti un segno indelebile. Ciao e buon lavoro.
Io sono a casa da scuola da un mese