Cartoline da Betlemme
Bevendo un tè in terrazza osservo le colline circostanti e il cielo spiraleggiante.
Ieri sono andata a comprare l'acqua in un market qua vicino e ho fatto quasi solo incontri felini. Eleganti gatte tricolori con il naso nel pattume, randagi ispidi e furtivi con gli occhi appiccicosi, quasi mamme con i fianchi larghi e code ammalianti, tigrati furbi spaventati dal passo umano. Multicolori e multiforme stanno diventando i principi della città. Di notte, ancor di più, re e regine indisturbati segnano tracciati nuovi e frugano negli angoli più bui.
D'altra parte, i bipedi in giro sono pochi, spenti e un po' tristi.
Ci mancano sempre di più i felafel, gli ambulanti e i colori dei negozi del centro. Siamo in pensiero per quali saranno gli effetti sugli abitanti.
La famiglia Hosh, che vive al piano terra della nostra guesthouse, è preoccupata e abbattuta. In assenza di turismo, le entrate di molti betlemiti saranno ridicolmente basse, se non nulle, per un bel pezzo.
Domani, per sostenere un pochino gli Hosh, ATS ha organizzato un pranzo da loro. Imm Tawfiq ci preparerà un pranzo tipico palestinese, in questo modo li aiuteremo un pochino in questo periodo.
Questa settimana ho continuato il lavoro presso la Home of Peace. Mi sembra che i residenti stiano acquisendo sempre più fiducia in me. L'obiettivo per la prossima settimana è riuscire a fare un po' di riscaldamento muscolare mattutino, coinvolgendo il maggior numero possibile di ospiti.
Bimbi che giocano |
Strada deserta |
Saluti da qui!
Nessun commento:
Posta un commento