I fiori sbocciano, i sandali guidano i passi e si avvertono nuovi profumi più tiepidi.
Venerdì inizia il mese di ramadan, c'è fermento in piazza.
Da oggi c'è anche un primo tentativo di sbloccare un po' le chiusure. Qualche negozio in più potrà riaprire, mentre ristoranti, scuole e luoghi di aggregazione religiosi rimarranno ancora blindati.
Pensare ad un ritorno frenetico, trafficato e chiassoso mi fa venire voglia di correre a godermi ancora un po' le vie silenziose, gli angoli e le passeggiate prima che finisca questa dimensione cristallizzata.
https://www.internazionale.it/reportage/giuseppe-rizzo/2020/04/21/pandemia-malattia-psichiatrica?fbclid=IwAR3mpseQK0tfwh3rlSc7gqD_RwlcsWpfo_zZhOgVx61zWqeQi8fowizpeVY
Stamattina ho letto questo articolo sugli effetti del corona in un centro psichiatrico in Lazio.
Non ne sono certa, ma credo che questa situazione stia agitando un po' gli animi anche dove lavoro io. Sicuramente l'insofferenza aumenta particolarmente in chi era solito fare una passeggiata ogni tanto.
Diversamente dalle misure prese in Italia, comunque, qui non è previsto alcun tipo di distanziamento tra gli ospiti. Purtroppo, a dirla tutta, non ci sarebbero nemmeno gli spazi per mantenere le distanze adeguate: gli ospiti, infatti, che sono una dozzina, trascorrono la maggior parte del tempo in una stanza 2m*8m.
Per fortuna, ultimamente, riesco abbastanza spesso a giocare a palla con loro in cortile e, nonostante il caldo, credo si svaghino un po'.
Durante la mattinata, capita che qualcuno mi chieda di togliermi la mascherina per qualche secondo per vedermi il volto intero. Qualcun'altro, invece, cerca di tirarmela via per farmi un dispetto.
Se un mesetto fa mi sentivo quasi menomata senza potermi esprimere con le labbra e la bocca; ora, invece, mi sto quasi abituando.
Vista serale sul retro della piazz |
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