Vicino al campo profughi ho incontrato un signore col cappello da cowboy. In inglese mi ha detto che i giochi ormai sono conclusi, che è rimasto solo il nome Palestina e che i palestinesi sono "chickens in cage".
Era un po' rancoroso verso gli abitanti del campo profughi che, a sua detta, hanno elettricità e acqua gratuite, a differenza di tutti gli altri. Puzzle complicato, intreccio ancora un po' oscuro.
Domenica scorsa mi hanno chiesto se mi sento in Palestina. Senza pensarci molto ho risposto che effettivamente mi sento a Betlemme, in Palestina non molto.
Spero a breve si rompa un po' questa bolla e si possa tornare a muoversi un po'.
Durante la passeggiata ho scattato un po' di foto.
Mi hanno anche regalato dei fiori e ho giocato un po' con dei bimbi vicino al muro.
Luna di Ramadan |
Ortodosso fuori dalla chiesa siriana |
Bimbi vicino al muro |
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